domenica 28 luglio 2013

Rubrica della domenica: l'ultima lettera di Ettore Bastianini



Proponiamo questa domenica uno dei documenti, forse il più importante, sicuramente il più commovente, che la Famiglia Venturini ha messo a disposizione per la mostra in onore di Ettore Bastianini che si è tenuta nel 2012, per il 90° anniversario della nascita e per il 45° della morte.
Tutti i documenti (lettere, fotografie, cartoline, spartiti ed altro) sono stati scansionati e fanno parte del patrimonio digitale della Contrada.
La lettera in questione, indirizzata all'amico Aldo Venturini, è datata al 23 dicembre 1966, poco più di un mese prima che il Capitano morisse.
La sua calligrafia risulta essere molto stentata ma proprio questa difficoltà descrive efficacemente la sua fatica ed il suo dolore.
L'italiano invece, nonostante qualche piccola sbavatura, risulta essere di uno sconvolgente romanticismo, in una prosa semplice e breve che descrive l'animo, le sensazioni e le preoccupazioni di Bastianini.
La paura di lasciare qualcosa in disordine nella sua vita, di non essere ricordato, di non essere amato, di soffrire, di morire (anche se mai si cita la morte nel testo) pervadono interamente la lettera, ma paradossalmente si intravedono ancora la speranza, quella voglia di lottare, di metterci tutte le ultime forze, desiderando un futuro migliore.
L'immagine di copertina vuole essere una sorta di contraltare all'ultima lettera di Bastianini. Credo che più di tutte, tra quelle che personalmente ho visto, rappresenti l'uomo Ettore. Forza, coraggio, determinazione, fantasia, eleganza e fascino: tutte le componenti di quell'amalgama che inducevano il suo Popolo a seguirlo ovunque, nella vittoria e nel canto!


Carissimo Aldo,
ti scrivo queste due righe che a mala pena ce la faccio.
La batosta è stata tremenda e ancora sono molto debole. Ti mando questo assegno, con il quale potrai sistemare la questione di lago (?) che spero sia completa di tutti quei particolari di cui avevamo a discutere a Forlì.
Ho sofferto moltissimo per una situazione imprevista, sono giù e poi giù in tutti i sensi.
Scusami il male scritto ma appena riesco riesco a tenere la biro in mano.
Vi ho pensato sempre con immensa nostalgia di voi tutti. È un periodo
infelice per me e la mia terra l'ho sospirata ogni minuto e ogni secondo versando le più calde lacrime sospirando l'ansia più viva del ritorno tra voi.
Non so quando sarò in grado di tornare l'Ettore normale ma purtroppo dovranno passare ancora tanti giorni.
Vi ricordo tutti, i cari Sozzi, Alberto, Viviani, Buzzichelli, insomma tutti tutti. Io ti prego di salutare
tutto il mondo dei nostri amici.
Vi mando tanti cari saluti con tanti auguri di buon Natale e felice 1967 che spero sia anche per me un anno di migliore fortuna.
Ciao carissimo, grazie per le tue lettere e per la posta.
Arrivederci presto!
Un abbraccio forte
tuo Ettore








2 commenti:

Anonimo ha detto...

Pasquale Colella: commovente davvero,,. e a me anche il saluto al mio amato nonno me lo fa sentire ancora piu' vicino! Grazie Ettore

Anonimo ha detto...

....ho vissuto quei giorni terribili per il nostro Ettore...sono cugina di Aldo Venturini non si parlava d'altro in Famiglia...intendo quella Panterina......ma la grande illusione che avvenisse un miracolo ci dava tregua ......poi avvenne che Dio se lo prese....saranno stati contenti tutti gli Angeli del Paradiso ad udire la sua Voce......