
Dire come sia nata questa passione francamente non lo ricordo, ma con certezza posso dire che una delle prime cose che ho fatto è una targhetta in rame, poi attaccata al mobile vetrina che è in Assaggeria a ricordarne origine e provenienza (Famiglia Leoncini).
I passi successivi mi hanno portato a tentare di realizzare distintivi delle Contrade e raffigurazioni araldiche sempre legate alla Città e al Palio. I risultati non sono stati scoraggianti - qualcuno indossa tuttora i distintivi fatti da me - e quindi ho proseguito cercando di complicarmi un po' la vita con l'utilizzo di sfoglie dei metalli detti prima per ottenere oggetti un po' più "leggeri" e "accoppiabili" con altri materiali. Uno di questi è presente nella sala delle assemblee ed è una pantera rampante in sfoglia di ottone su un blocco di pietra serena. Con la stessa tecnica, ma in rame, ho decorato il tamburo del mio nipote più grande, Matteo.

Mi chiedete le sensazioni che si provano ad esporre i propri lavori nel Museo della Contrada di appartenenza: molteplici e contraddittorie. Grande soddisfazione per l'invito ricevuto, ansia, tentazione di rinunciare per la consapevolezza dei propri limiti ed infine la speranza che le visitatrici ed i visitatori apprezzino, per quel che sono, i miei lavoretti.
Sì, ho predisposto un sito web, ma devo rimetterci pesantemente le mani e quindi ve ne parlerò più diffusamente a cose fatte se, naturalmente, vorrete ospitarmi un'altra volta nel Blog.

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