Può
apparire prosaico a dirsi e a scriversi, ma il “collo d’oca” ha
cambiato la vita dei nostri nonni e bisnonni. Per collo d’oca non
intendo quello, buonissimo, da farsi ripieno ma quel sifone, quella
tubatura a S che dalla fine dell’Ottocento, ma più ancora dagli
inizi del Novecento, i trombai, come venivano chiamati a Siena gli
idraulici, iniziarono a montare dentro i servizi igienici, quelli che
fino a poco tempo fa venivano italianissimamente detti sciacquoni
mentre oggi, per definirli, si ricorre a sinonimi, a parole straniere
o a sigle. Comunque si chiamino, sempre quello rimangono.
Prima
dell’avvento del collo d’oca – chissà chi l’ha inventato, ma
di sicuro si sarebbe meritato il Nobel – nelle case di ricchi e
poveri, cittadini e campagnoli, al posto del wc (così siamo più
garbati) c’era la cosiddetta “buca”, cioè un sedile in
muratura con al centro un buco sul quale i nostri antenati si
sedevano per fare quello che dovevano fare, e che, una volta finita
la faccenda, veniva velocemente chiuso con un tappo di legno.
Il
buco era naturalmente privo del collo d’oca, andava a diritto giù
nelle fogne, e quando lo stappavano da lì dentro uscivano le fiamme
dell’inferno, veniva fuori un odore che oggi, che non ci siamo più
abituati, atterrerebbe chiunque. Il collo d’oca, dunque, ha
migliorato, e non immaginiamo quanto, la nostra vita domestica. La
Belle Époque
non ci ha lasciato solo belle musiche e belle opere d’arte, ci ha
lasciato anche questo bellissimo regalo.
A
Siena, nei primi decenni del secolo scorso, la ditta idraulica più
affermata, moderna ed efficiente era quella di Martino Bratto, e fu
questo intraprendente impresario a portare nelle case dei nostri
concittadini di allora i primi sciacquoni col collo d’oca. Da
quanto era orgoglioso di questa novità, Bratto fece stampare una
carta intestata col disegno di un modernissimo, anche se un po’
macchinoso, sciacquone.
I
senesi più benestanti provvidero subito a rimodernare i propri
servizi igienici istallando gli sciacquoni della ditta Bratto, e ben
presto anche i principali alberghi della città adottarono questo
rivoluzionario apparecchio igienico, e il primo albergo senese a
montare sciacquoni col collo d’oca fu l’Albergo dell’Aquila
Nera in Banchi di Sopra, dov’è ora la Galleria Odeon.
Non
è curioso che sia stato proprio l’Albergo dell’Aquila ad
apprezzare tanto gli sciacquoni?
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