Un
gruppo di partigiani intento a salvare dell'olio dai sequestri
tedeschi incontra una pattuglia di quattro soldati e ne nasce uno
scontro.
Bruno
Bonci, detto "Caravaggio" per la sua attività di pittore,
avanza sparando con il mitra ma l'arma s'inceppa. Riesce a impugnare
la pistola ma quei pochi attimi perduti permettono ai tedeschi di
contrattaccare: il Bonci, che era il comandante del gruppo, viene
ucciso, il 12 giugno 1944.
Nello scontro rimane ucciso anche un tedesco, un altro viene ferito, mentre i restanti riescono a fuggire.
Nello scontro rimane ucciso anche un tedesco, un altro viene ferito, mentre i restanti riescono a fuggire.
Bruno
Bonci riceverà la medaglia d'argento al valor militare. Nel 1981 in
località dell'eccidio nel comune di Vagliagli viene eretto un
momento alla sua giovane vita che aveva lasciato la moglie e due
figlie ancora piccole.
Il
tragico episodio avvenne pochi giorni prima della liberazione della
città di Siena liberata il 3 luglio 1944. La Contrada si stringe nel
ricordo di tutti coloro che ebbero modo di conoscere tutta la sua
famiglia allora abitante all'ultimo piano dell'appartamento situato
al numero quattro di via Paolo Mascagni. La vedova, la signora
Amneris Meini e le due figlie Patrizia e Donatella rimasero del
tempo ad abitare in casa del nonno Signor Pilade.
Ricordo
che qualche volta avevo giocato assieme alle due bellissime bambine
nel giardino della casa padronale; la più grande aveva capelli
biondi lunghissimi, la piccola capelli più sempre bionda con dei
bellissimi boccoli. La mamma la chiamava dalla finestra e la più
grande prendeva per mano la piccola e salivano di corsa in casa.
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