Pietro
Loli Piccolomini fu l’autore del drappellone del Palio di luglio di
quell’anno, corso il giorno 3, che venne vinto dalla Pantera con il
fantino Alfonso Menichetti, detto “Nappa”
e la cavalla Ida. In questo palio la Pantera era priva del Capitano
perché il contradaiolo Orazio Lenzi, eletto capitano a pochi giorni
dal palio in sostituzione del vecchio capitano Sebastiano Forni,
durante un’assemblea a cui non era neppure presente, non aveva
accettato l’incarico e il Seggio, il 27 giugno, aveva delegato a
sostituirlo una commissione composta dal Priore Comucci, da
consigliere Vittorio Dinelli e dal Forni. Il Cancelliere Cesare
Viviani ha lasciato nel registro dei verbali questa vivace “memoria”
della Corsa: dopo trent’anni, il 3 luglio 1904, la Contrada della
Pantera riportava la vittoria del palio nella Piazza Vittorio
Emanuele salutata dal popolo festante giacchè è da considerare che
la corsa riuscì interessantissima e forse una delle poche da destare
eccezionale entusiasmo per la gara che vi fu. Sei erano le Contrade a
sperare nella vincita e cioè Tartuca, Bruco, Onda, Istrice, Lupa e
Pantera. Dal canape partiva prima l’Aquila la quale diede del
contrasto alla Tartuca partita seconda; la pantera, partita circa
quarta dal canape, innanzi divoltare a San Martino era prima, ma
inciampatole il cavallo fu passata dall’Onda e dalla Tartuca, la
quale rimase prima per tutto il rimanente della corsa se non che a
pochi passi dal bandierino indicante la vittoria fu raggiunta e
passata dalla Pantera, la quale rimase vincitrice per la sola testa
del cavallo.
Nella
corsa qualche protagonista è cambiato... comunque mi ricorda
qualcosa...
Nessun commento:
Posta un commento