Una vita in contrada sempre abbastanza da parte, ora esponi in Pantera, la tua contrada. Quali emozioni, cosa provi? Sono onorata di esporre nella mia contrada e felice di essere stata incaricata di rappresentare con la pittura un tema così importante e delicato come quello della figura della DONNA IN CONTRADA. Sono una donna, per cui sento molto profondamente quanto sia edificante anche se difficile portare avanti questo ruolo in tutti i contesti in cui veniamo chiamate ad operare e sovrapporre i vari compiti e ruoli con serenità e positività. Soprattutto è la CONTRADA ad essere donna, perché rappresenta per tutti “la mamma, la sorella, l’amica” in tanti momenti belli e brutti della vita. Ho voluto rappresentare una donna Orgogliosa di appartenere alla propria contrada, inoltre amando molto gli animali, l’ho immaginata vicina o avvolta dall’animale dell’emblema contradaiolo, insieme a lui, con lo sguardo rivolto ai Vecchi Mestieri, che rappresentano le arti delle contrade. Ritengo molto importante ricordarsi da dove proveniamo e quali erano i lavori dei nostri antenati: sarebbe bello riaffiorassero, per non farsi annullare da tanta tecnologia che, se mal usata, rischia di annientare le nostre menti creative e quelle dei nostri figli.
lunedì 30 aprile 2018
venerdì 27 aprile 2018
Mostra #donneincontrada: intervista a Saverio Gori Savellini
1) Ciao Saverio, come si può definire la tua arte? Raccontaci cosa produci e quali materiali usi.
Comincio col dire che non considero giusta la definizione "arte" alle cose che realizzo. Meglio dire tecnica di incisione chimica ed elettrochimica dei metalli. Le basi che utilizzo sono in rame, ottone, bronzo, alpacca e argento Da qui ne consegue che non mi considero un artista, ma solamente un appassionato che, magari, riesce a produrre qualcosa di carino, ma niente di più. Sto adesso facendo qualche esperimento anche con il vetro, pietra e cuoio. I risultati non mi soddisfano ancora appieno, ma ritengo le cose finora fatte abbastanza presentabili e saranno quindi esposte.
2) Come e quando è nata questa passione?
3) Una mostra nel Museo della propria Contrada: che sensazioni si provano?
4) Sappiamo che hai fatto un sito internet per mostrare e promuovere le tue opere: ce ne vuoi parlare?
Comincio col dire che non considero giusta la definizione "arte" alle cose che realizzo. Meglio dire tecnica di incisione chimica ed elettrochimica dei metalli. Le basi che utilizzo sono in rame, ottone, bronzo, alpacca e argento Da qui ne consegue che non mi considero un artista, ma solamente un appassionato che, magari, riesce a produrre qualcosa di carino, ma niente di più. Sto adesso facendo qualche esperimento anche con il vetro, pietra e cuoio. I risultati non mi soddisfano ancora appieno, ma ritengo le cose finora fatte abbastanza presentabili e saranno quindi esposte.
Dire come sia nata questa passione francamente non lo ricordo, ma con certezza posso dire che una delle prime cose che ho fatto è una targhetta in rame, poi attaccata al mobile vetrina che è in Assaggeria a ricordarne origine e provenienza (Famiglia Leoncini).
I passi successivi mi hanno portato a tentare di realizzare distintivi delle Contrade e raffigurazioni araldiche sempre legate alla Città e al Palio. I risultati non sono stati scoraggianti - qualcuno indossa tuttora i distintivi fatti da me - e quindi ho proseguito cercando di complicarmi un po' la vita con l'utilizzo di sfoglie dei metalli detti prima per ottenere oggetti un po' più "leggeri" e "accoppiabili" con altri materiali. Uno di questi è presente nella sala delle assemblee ed è una pantera rampante in sfoglia di ottone su un blocco di pietra serena. Con la stessa tecnica, ma in rame, ho decorato il tamburo del mio nipote più grande, Matteo.
Non poteva mancare qualche "escursione" in ambito femminile con bracciali a fascia ed orecchini, arricchiti con zirconi e cristalli Swarovski. L'ispirazione è ovviamente rimasta la stessa, ovvero il mondo contradaiolo con i suoi colori e la sua araldica.
Mi chiedete le sensazioni che si provano ad esporre i propri lavori nel Museo della Contrada di appartenenza: molteplici e contraddittorie. Grande soddisfazione per l'invito ricevuto, ansia, tentazione di rinunciare per la consapevolezza dei propri limiti ed infine la speranza che le visitatrici ed i visitatori apprezzino, per quel che sono, i miei lavoretti.
Sì, ho predisposto un sito web, ma devo rimetterci pesantemente le mani e quindi ve ne parlerò più diffusamente a cose fatte se, naturalmente, vorrete ospitarmi un'altra volta nel Blog.
mercoledì 25 aprile 2018
Marcia Siena-Montalcino 2018
La squadra della Pantera composta da Gianluca Tozzi (prima tappa), Tommaso Godente (seconda tappa), Corrado Maridati (terza tappa), Leonardo Carletti (quarta tappa). Grandissimi Lorenzo Lippi e Mario Borghi, una tappa e mezzo per loro!
martedì 24 aprile 2018
Mostra #donneincontrada - Intervista a Matteo Burresi
Ciao matteo, innanzitutto raccontaci di come é nata e so é sviluppata la tua passione per la fotografia.
È nata insieme alla passione per i viaggi, sono rimasto affascinato dalla capacità che una foto ha di riportarti in un luogo, di solleticare la fantasia o le emozioni che ti da guardandola. Dalle prime foto ho iniziato poi sempre più spesso a portare la macchina fotografica con me, cercando di raccontare a mio modo ciò in cui ero e sono immerso.
Mi piace molto stampare e regalare le foto che faccio, lo trovo un dono speciale, in un mondo fatto in digitale, la carta riesce ancora a trasmettere sensazioni uniche.
Descrivici le tue sensazioni nell'esporre le tue foto nel museo di contrada, un luogo a suo modo "sacro".
Oltre a essere molto emozionato perché questa è la prima volta che espongo le mie foto, quando il Priore mi ha detto che sarebbe stata fatta nel museo di contrada..beh wow sono rimasto senza parole, sono veramente onorato, e sicuramente non sono abbastanza bravo con la penna ad esternare tutta la mia gratitudine. Questo per me è un regalo bellissimo.
Capita spesso di vederti con la macchina fotografica a tracolla nei giorni del palio. Che tipo di immagini cerchi in quei momenti?
Sguardi, volti, amicizie trentennali e generazioni insieme....flash di vita contradaiola; mi piace raccontare la pantera attraverso le persone che la compongono...fissare quell'atmosfera magica che ci circonda, che non si vede ma è talmente palpabile che quasi la puoi toccare. Le foto sono storia e memoria per noi e per chi ci sarà dopo, le foto a volte valgono più di mille parole.
È nata insieme alla passione per i viaggi, sono rimasto affascinato dalla capacità che una foto ha di riportarti in un luogo, di solleticare la fantasia o le emozioni che ti da guardandola. Dalle prime foto ho iniziato poi sempre più spesso a portare la macchina fotografica con me, cercando di raccontare a mio modo ciò in cui ero e sono immerso.
Mi piace molto stampare e regalare le foto che faccio, lo trovo un dono speciale, in un mondo fatto in digitale, la carta riesce ancora a trasmettere sensazioni uniche.
Descrivici le tue sensazioni nell'esporre le tue foto nel museo di contrada, un luogo a suo modo "sacro".
Oltre a essere molto emozionato perché questa è la prima volta che espongo le mie foto, quando il Priore mi ha detto che sarebbe stata fatta nel museo di contrada..beh wow sono rimasto senza parole, sono veramente onorato, e sicuramente non sono abbastanza bravo con la penna ad esternare tutta la mia gratitudine. Questo per me è un regalo bellissimo.
Capita spesso di vederti con la macchina fotografica a tracolla nei giorni del palio. Che tipo di immagini cerchi in quei momenti?
Sguardi, volti, amicizie trentennali e generazioni insieme....flash di vita contradaiola; mi piace raccontare la pantera attraverso le persone che la compongono...fissare quell'atmosfera magica che ci circonda, che non si vede ma è talmente palpabile che quasi la puoi toccare. Le foto sono storia e memoria per noi e per chi ci sarà dopo, le foto a volte valgono più di mille parole.
martedì 17 aprile 2018
Rassegna della Canzone Contradaiola
Martedì 17 Aprile alle h.21,00/21,15 in Società si terrà il primo incontro e la prima prova di canto per la Rassegna della Canzone Contradaiola che si terrà in Piazza Provenzano alle h.21,00 circa del 4 Giugno 2018.
Le altre date delle prove saranno comunicate successivamente
Per info
Paolo 3337457047
sabato 14 aprile 2018
Aspettando il Palio... di Siena TV
Intervista al Priore Pasquale Colella Albino e al Capitano Claudio Frati a Siena TV, parlando di Contrada, di palio, di passato e futuro. Dal minuto 43 e 25 secondi. Il link youtube si aprirà al minutaggio esatto.
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